Cà Cinello
Home    B&B    ContattiHome.htmlB%26B_it.htmlInfo.htmlshapeimage_3_link_0shapeimage_3_link_1shapeimage_3_link_2
 
 
Ai piedi dei Colli Asolani, circondata da una campagna di 25 ha, Cà Cinel è un raro esempio di edificio rurale risalente al 1600 che conserva pressoché intatte le strutture originarie tipiche dei fabbricati rurali dell'epoca.
Ex pertinenza della Villa Rinaldi - Barbini, la cascina è stata oggetto di un accurato intervento di recupero finalizzato a salvaguardare e a tutelare le caratteristiche architettoniche ormai rare e poco riscontrabili sul territorio. Il restauro è stato effettuato sotto il vincolo delle Belle Arti di Venezia.
Asolo, da sempre considerato uno dei comuni più belli d’Italia, è un insediamento che si stabilisce sulla sommità e sulle pendici di alcune creste collinari come il Monte Ricco che ospita sulla propria cima la Rocca, monumento simbolo e perno paesaggistico di tutto l’ampio territorio circostante.
Ritrovamenti e indagini archeologiche testimoniano le antiche origini di Asolo: centro abitato in epoca pre-romana, poi strategico castrum, quindi sede vescovile tra il VI e il X secolo. Tuttavia è durante il pacifico dominio veneto che la vocazione di Asolo [sottintesa nell’ipotetica etimologia del nome asylum – rifugio], ebbe modo di manifestarsi pienamente. Da quel momento splendide ville sono sorte a fare da corona all’incantevole cittadina, concretizzando l’ideale umanistico “vago e piacevole castello posto negli estremi gioghi delle nostre Alpi, sopra il Trevigiano” [Pietro Bembo].
Letterati, poeti ed artisti italiani e stranieri, portati dalle vicende storiche o attratti dalla bellezza del luogo, visitarono ed amarono questa Città: da Pietro Bembo che durante il dominio della Cornaro vi scrisse "Gli Asolani" a Robert Browning che le dedicò "Asolando", da Giosuè Carducci che la chiamò "la Città dai cento orizzonti" ad Ada Negri; da Lorenzo Lotto e Giorgione nelle cui opere vive la grazia del paesaggio asolano, al Palladio, a Massari, a Canova, fino al Benson, a Marius Pictor, a De Pisis; da Gustavo Modena alla Duse, che in Asolo ebbe casa e volle essere sepolta, da Igor Strawinsky a Gian Francesco Malipiero.